Ode alla solitudine
Questo mese sono andata a un appuntamento, il primo di quest’anno. Era il mio buon proposito del nuovo anno andarci in questa data precisa, non tanto per la compagnia, ma piuttosto per la mancanza di questa. Devo dire che l’idea di andare da sola mi metteva un po’ d’ansia, quindi mi sono portata Mille splendidi soli di Khaled Hosseini, il libro che tengo sul comodino, (dai un’occhiata ai miei consigli sui libri più avanti) e sono rimasta piacevolmente sorpresa di quanto tutto fosse così semplice. Ho mangiato in un fantastico ristorante di New York chiamato Cosme (assolutamente da provare la carnitas d’anatra e le meringhe alle foglie di mais). A rischio di fare il verso a “Mangia prega ama”, non mi sono sentita sola neanche per un secondo. Anzi, mi è davvero piaciuto passare un po’ di tempo con me stessa. Mi sono sentita – per usare le parole di Arwa Mahdawi, una delle autrici di questa edizione – potente.
- La metà scomparsa di Brit Bennett
- Storia di Shuggie Bain di Douglas Stuart
- Verso il paradiso di Hanya Yanagihara
- Animal di Lisa Taddeo
- Pachinko. La moglie coreana di Min Jin Lee
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