Le menti creative che ridefiniscono la bellezza alle loro condizioni
Grazie ai recenti cambiamenti culturali, il dibattito attorno al concetto di bellezza ha iniziato a trasformarsi. Molti fattori intersezionali ci hanno condotto a questo momento: la nascita della terza ondata femminista, l’avvento dei social media, l’espansione del movimento legato alla body positivity e le idee di accettazione di sé ad esso correlate, e, cosa ancora più pressante, le assordanti esortazioni alla diversità di fronte alle telecamere e oltre. Di conseguenza, una nuova schiera di menti creative sta ridefinendo la bellezza alle sue condizioni. Nelle mani di questi rivoluzionari leader culturali, il futuro della bellezza è inclusivo.

Isamaya Ffrench, make-up artist britannica anticonformista, continua a reimmaginare le possibilità del make-up con il suo approccio liberale e avanguardista alla bellezza fin da quando ha calcato la scena nel 2015, e da allora ha collaborato con brand del calibro di Tom Ford, Byredo e Burberry. La sua nuova linea di make-up appena lanciata si ispira al BDSM (per chi non lo sapesse, l’acronimo sta per Bondage e Disciplina, Dominazione e Sottomissione, Sadismo e Masochismo). “Ci adagiamo troppo sulle cose che conosciamo”, afferma. “Voglio creare qualcosa che sia diverso e in continua evoluzione”.

Cyndia Harvey, hair stylist nata in Giamaica, è considerata una delle stelle più promettenti della sua generazione. Il suo film del 2017 This Hair Of Mine (una celebrazione dei capelli e della cultura dei neri), le sue treccine alla sfilata di moda AI22 di Simone Rocha, le onde eleganti con ciuffi ribelli per Jacquemus, le fantasiose creazioni afro-punk per Schiaparelli, e ora il suo brand di haircare personale anch’esso chiamato This Hair Of Mine mettono tutti alla prova l’ideale di bellezza, perché, afferma, “Voglio creare un futuro in cui la nerezza venga coltivata e tenuta con cura”.

Per le sue creazioni intense e di grande effetto, il make-up artist colombiano Marcelo Gutiérrez prende spunto dalla scena underground dei club queer. “Il mio lavoro trasmette potere, mistero, allegria ed emancipazione sessuale” afferma. Usando il make-up come mezzo di espressione, la sua estetica audace ha costellato le pagine di innumerevoli riviste, tra cui Vogue, Dazed And Confused e i-D.

Reinterpretando i colori brillanti e gli ornamenti tradizionali della cultura Punjabi, la make-up artist australiana Rowi Singh celebra la bellezza delle sue radici sud-asiatiche, dopo anni passati a cercare di reprimerle. La fusion culturale della sua estetica e il suo impegno verso l’inclusività le hanno valso collaborazioni con brand come Fenty Beauty e Anastasia Beverly Hills.

Dopo che le sono state amputate entrambe le gambe per un caso di sindrome da shock tossico legata a un assorbente interno, la modella americana Lauren Wasser si è ripromessa di ridefinire il nostro modo di considerare la bellezza. È così tornata in passerella con le sue protesi dorate, chiudendo la recente sfilata della collezione Cruise 2023 di Louis Vuitton. “Nel mondo della moda, la bellezza è sempre stata incentrata sulla perfezione” afferma. “Questo non è affatto realistico”.

Lou Northcote, attivista britannica pro-brufoli, sta usando la sua piattaforma per destigmatizzare l’acne e sradicare l’idea della pelle perfetta come unica definizione di bellezza. “Sto cercando di creare una maggiore consapevolezza sulla pelle vera” afferma. “Per aiutare le persone con acne a non sentirsi sole e per sfidare quelle che sostengono che l’acne sia qualcosa di sporco”.

Devin Halbal, in arte hal.baddie, ha guadagnato fama su TikTok grazie ai suoi schietti mantra mattutini e al suo approccio innovativo alle affermazioni positive. Mai senza il suo stick per i selfie, è una delle muse preferite dal settore. “Essendo una donna transgender che non si è ancora tolta i peli sul viso e che non ha ancora subito interventi chirurgici, metto alla prova ciò che significa essere bella per il semplice fatto di esistere”.
Tish Weinstock è scrittrice, redattrice e consulente creativa nell’ambito di bellezza, moda e cultura, nonché collaboratrice per l’edizione britannica di Vogue